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Siete entrati in un blog di ambiente ( non solo) odontoiatrico. Vi invito a leggermi e a contribuire con suggerimenti, critiche e domande che renderanno più interessante questo luogo virtuale di comunicazione. Ciao a tutti.

domenica 8 giugno 2008

AGGIORNAMENTO ODONTOIATRICO LIBERO E INDIPENDENTE

Dopo pochi giorni dalla nascita di questo odonto-blog provo subito ad entrare in tackle scivolato sullo spinoso argomento dell'aggiornamento dei dentisti. Non voglio ora toccare la questione ECM, eventualmente in seguito lo farò; voglio chiedermi insieme a voi, in pratica, quali siano i modi e i tempi in cui questo avviene: ovviamente innazitutto attraverso la sterminata offerta di corsi e congressi che piove incessantemente su di noi da tutte le parti; poi attraverso le riviste del settore divise in scientifiche e pseudoscientifiche, merceologiche, associative e miste che pure piovono con cadenza giornaliera attraverso la posta; poi libri e trattati specialistici; infine le possibilità sterminate offerte da internet. Dalla mia lunga esperienza, specie dal contatto diretto con molti colleghi avvenuto anche come relatore di corsi e congressi, deduco che: la partecipazione a corsi e congressi avviene in modo non programmato, le riviste vengono leggiucchiate e cestinate molto rapidamente, i libri vengono abbastanza comprati ma poco letti, l'uso di internet per l'aggiornamento è ancora poco diffuso; se usato è usato in modo irrazionale, tanto è vero che alla domanda diretta, fatta a tutti i corsisti: ''Conosci e/o usi PubMed per il tuo aggiornamento?'', la risposta è positiva in una percentuale di casi drammaticamente vicina allo zero! Con queste affermazioni voglio semplicemente constatare che l'aggiornamento dei dentisti è mediamente irrazionale, faticoso e acritico. Il mio contributo qui vuole essere del tutto positivo; non ho ricette magiche ma provo a suggerire un percorso (che è poi quello che sto facendo io) un pò controcorrente ma spero interessante per qualcuno. Il primo nostro problema è la mancanza di tempo, la risorsa maggiore; una volta le possibilità di aggiornamento erano solo spostarsi e leggere la carta. Oggi gli spostamenti vanno assolutamente razionalizzati e ridotti di numero; evitarli completamente è un errore perchè il contatto diretto con i colleghi (relatori e corsisti) arricchisce sempre molto. Secondo me, analizzando le preferenze culturali individuali, si devono scegliere un paio di eventi congressuali importanti; ad esempio il congresso di un'importante società scientifica o di un sindacato, se si privilegiano gli aspetti extraclinici. Io personalmente, in aggiunta, cerco di partecipare almeno ad un evento internazionale importante perchè i contatti che ne derivano sono assolutamente preziosi. I corsi; ogni dentista generico ha fatto corsi complessi per completare la sua formazione universitaria. Se uno mantiene tale identità deve ripetere un corso di questo tipo (parodonto, endo, conservativa, protesi, impantologia, orto ecc) con una frequenza di 6-7 anni. I corsi piccoli (1-2 giorni) devono essere rigorosamente programmati nell'ambito di una logica aggiornativa che deve partire dalla continua redazione e revisione dei protocolli operativi di ogni procedura utilizzata nell'attività quotidiana; i corsi devono avere la funzione di aggiornare proprio le procedure tecniche strettamente intese. Per gli aspetti teorici, importantissimi per incrementare la propria cultura e necessari per migliorare la diagnosi (vera base del nostro lavoro) lo studio deve essere quotidiano. Partendo criticamente da ogni cosa che si fa possiamo aggiornarci in modo indipendente, svincolandoci dalle pappe fatte (da relatori più o meno paludati) e aumentando il piacere di lavorare! Qui ci vuole internet, pochi minuti al giorno di lavoro e una check list costruita una volta e rimaneggiata continuamente. Come? Lo saprete leggendo il prossimo post dal titolo: ''Ogni dentista può fare facilmente (vera) ricerca.'' Ciao. A presto.

1 commento:

beddicchia ha detto...

grande Roberto!
bella iniziativa, sei mitico!

ValentinaManusia